Framework P.R.I.M.A.: Come Scrivere Prompt Efficaci in 5 Passaggi

Hai mai ricevuto risultati mediocri dall’intelligenza artificiale nonostante avessi fatto una domanda che ti sembrava chiara? Il problema non è l’AI: è il modo in cui comunichi con essa.

Dopo aver analizzato migliaia di prompt professionali e testato centinaia di approcci diversi, ho identificato un sistema universale che trasforma qualsiasi richiesta generica in un prompt chirurgico: il Framework P.R.I.M.A.

Questo metodo ti permette di strutturare prompt efficaci che generano output di qualità consulenziale, indipendentemente dal tuo settore o obiettivo.

Perché il 90% dei Prompt Fallisce

Prima di immergerci nel framework, dobbiamo capire perché la maggior parte delle persone ottiene risultati deludenti dall’AI.

Il problema è semplice: trattano l’intelligenza artificiale come un motore di ricerca invece che come un consulente professionista.

Quando cerchi su Google “strategie marketing per ristorante“, ottieni una lista di link. Quando chiedi a ChatGPT “dammi strategie marketing per il mio ristorante“, ottieni consigli generici che potresti trovare su qualsiasi blog gratuito.

La Differenza tra Domanda e Prompt Strategico

Una domanda cerca informazioni esistenti. Un prompt strategico commissiona un lavoro professionale personalizzato.

Ecco due richieste con lo stesso obiettivo ma risultati completamente diversi:

Domanda generica:Come posso migliorare il marketing del mio ristorante?

Prompt strategico con Framework P.R.I.M.A.:Sono proprietario di un ristorante italiano fine dining nel centro di Milano, 50 coperti, ticket medio €65, clientela 35-55 anni, professionale, frequenza attuale 1.8 visite/anno per cliente. Agisci come Restaurant Marketing Strategist con 10 anni di esperienza in hospitality luxury. Analizza la mia situazione attuale (20% occupancy nei giorni feriali, 85% weekend) e crea una strategia di retention marketing per aumentare la frequenza di visita a 3.5 volte/anno. Utilizza il framework Customer Lifetime Value e Jobs-to-be-Done. Output: Piano 90 giorni con azioni specifiche, budget allocation, KPI misurabili, automation workflow per email marketing, sistema referral.

La prima genera suggerimenti che già conosci. La seconda produce una strategia implementabile che varrebbe €5.000+ da una società di consulenza.

Il Framework P.R.I.M.A. colma questo gap.

Il Framework P.R.I.M.A. – Struttura Universale per Prompt Professionali

P.R.I.M.A. è l’acronimo di cinque elementi fondamentali che ogni prompt professionale deve contenere:

  • P – Persona: Chi sei e qual è il tuo contesto
  • R – Ruolo: Chi deve essere l’AI
  • I – Input: Dati completi e rilevanti
  • M – Metodo: Come procedere
  • A – Aspettative: Cosa vuoi ottenere esattamente

Questo framework funziona per qualsiasi tipo di richiesta: strategia business, copywriting, analisi dati, problem solving, pianificazione, content creation.

La bellezza del sistema P.R.I.M.A. è che è scalabile: puoi usare una versione rapida per task semplici o espandere ogni elemento per progetti complessi.

Quando Usare il Framework P.R.I.M.A.

Usa P.R.I.M.A. completo quando:

  • Il risultato impatterà decisioni strategiche o budget significativi
  • Hai bisogno di output professionale e immediatamente implementabile
  • Il contesto è complesso e richiede personalizzazione
  • Vuoi massimizzare il ROI del tempo investito nel prompt

Puoi semplificare P.R.I.M.A. per:

  • Task rapidi e operativi (riscrivere una email, brainstorming idee)
  • Richieste dove il contesto è ovvio
  • Iterazioni successive dopo aver già fornito il contesto

P – Persona – Definisci Chi Sei e Il Tuo Contesto

Il primo elemento del framework P.R.I.M.A. è definire la tua Persona: chi sei professionalmente e quale contesto specifico vuoi che l’AI consideri.

L’intelligenza artificiale non ha accesso ai tuoi dati, alla tua storia, ai tuoi obiettivi. Se non specifichi il contesto, l’AI farà assunzioni generiche che raramente coincidono con la tua realtà.

Gli Elementi Chiave della Persona

Una Persona efficace include:

1. Ruolo Professionale Specifico Non dire “imprenditore” ma “founder di startup SaaS B2B in fase seed” Non dire “freelance” ma “copywriter specializzato in email marketing per e-commerce fashion

2. Settore e Nicchia Più sei specifico, più l’output sarà rilevante. “Consulente HR” → “HR Consultant per PMI manifatturiere 50-200 dipendenti nel Nord Italia

3. Dimensioni e Numeri Includi metriche che definiscono la scala del tuo business:

  • Fatturato o MRR
  • Dimensione team
  • Numero clienti
  • Budget disponibili
  • Metriche chiave attuali

4. Obiettivo Principale Cosa stai cercando di raggiungere? “Aumentare revenue da €150K a €300K in 12 mesi” “Lanciare secondo prodotto e raggiungere product-market fit in 6 mesi

5. Vincoli e Risorse Cosa limita le tue opzioni? “Team di 3 persone, nessun budget ads, processo vendita attuale 100% inbound” “Solo weekend disponibili, nessuna esperienza tecnica, budget massimo €5K

Esempi di Persona Ben Definita

Esempio 1 – Marketing Manager:Sono Marketing Manager di una scaleup fintech B2B (65 dipendenti, €4M ARR, 180 clienti enterprise). Target: CFO di aziende manifatturiere €10-50M fatturato. Challenge principale: CAC alto (€8.500) e ciclo vendita lungo (9 mesi). Obiettivo: ridurre CAC del 40% mantenendo qualità lead.

Esempio 2 – Freelance Designer:Sono freelance UI/UX designer con 6 anni esperienza, specializzato in SaaS B2B. Portfolio: 40+ progetti, ticket medio €6K, 12 clienti ricorrenti, revenue €85K/anno. Pain point: troppo tempo in revisioni (media 4 round per progetto). Obiettivo: ottimizzare processo per aumentare marginalità del 30%.”

Esempio 3 – Small Business Owner:Gestisco studio dentistico da 12 anni, 2 dentisti + 3 assistenti, 450 pazienti attivi, fatturato €420K/anno. 70% pazienti sono 50+ anni, frequenza media 2.1 visite/anno. Obiettivo: attrarre pazienti 25-40 anni per aumentare LTV e servizi preventivi.”

Errore Comune: Persona Troppo Vaga

❌ Persona inefficace:Sono un consulente e voglio crescere il mio business

✅ Persona efficace:Sono consulente strategico per startup pre-seed in ambito tech, con 8 anni esperienza corporate in product management. Ho 4 clienti attivi (€3-5K per progetto), lavoro da solo, voglio scalare a €180K/anno senza assumere, trasformando 1:1 consulting in offerta a gruppo.

La regola: Se un consulente reale avesse bisogno di fare 5 domande per capire la tua situazione, la tua Persona non è abbastanza dettagliata.

R – Ruolo – Assegna un’Identità Professionale all’AI

Il secondo elemento del Framework P.R.I.M.A. è definire il Ruolo che l’AI deve assumere.

Questo è il componente che la maggior parte delle persone sottovaluta o omette completamente, ottenendo quindi risposte generiche.

Quando assegni un ruolo specifico all’intelligenza artificiale, attivi un “mindset” professionale che influenza radicalmente la qualità, il tono e la profondità dell’output.

Come Costruire un Ruolo Efficace

Un Ruolo ben definito include quattro elementi:

1. Professione Specifica (Non Generica)

❌ “Esperto di marketing

✅ “Growth Marketing Director specializzato in SaaS B2B


❌ “Consulente business

✅ “Strategic Business Consultant per scale-up tech in fase Serie A

2. Anni di Esperienza Credibili L’esperienza attribuita dovrebbe essere realistica e allineata alla complessità del task.

  • Task standard: 5-8 anni
  • Task complessi: 10-15 anni
  • Task strategici di alto livello: 15+ anni

3. Specializzazione Settoriale o Tecnica Più è specifica la specializzazione, più l’output sarà rilevante. “con expertise in customer retention per e-commerce fashion” “specializzato in pricing strategy per prodotti SaaS multi-tier” “esperto in demand generation per mercati B2B enterprise

4. Track Record Dimostrabile Aggiungi risultati concreti che il ruolo dovrebbe aver ottenuto. “che ha scalato 12 startup da 0 a €5M ARR” “con track record di 200+ campagne email con avg open rate 34%” “che ha ottimizzato funnel di conversione per 50+ e-commerce aumentando CR medio del 47%”

Esempi di Ruoli Ben Strutturati

Esempio 1 – Per Strategia Marketing:Agisci come Senior Marketing Strategist con 12 anni di esperienza in consumer brands, specializzato in strategie omnichannel per prodotti premium. Hai aiutato 30+ brand a triplicare il ROAS attraverso integrazione paid-organic-retention.”

Esempio 2 – Per Analisi Business:Agisci come Management Consultant senior (background McKinsey, 15 anni) specializzato in turnaround e operational excellence per PMI familiari €5-50M fatturato. Hai guidato 40+ progetti di ristrutturazione con incremento medio EBITDA del 28%.”

Esempio 3 – Per Copywriting:Agisci come Senior Copywriter con 10 anni in direct response marketing, specializzato in funnel di vendita per prodotti digitali high-ticket (€500-5K). Le tue sales page hanno generato €18M+ in revenue con conversion rate medio 8.5%.

Perché il Ruolo Cambia Tutto

Quando specifichi un ruolo, l’AI:

  • Utilizza terminologia professionale appropriata
  • Applica framework e metodologie avanzate
  • Fornisce insight più profondi
  • Evita ovvietà e consente “you should also consider…”
  • Struttura l’output come farebbe un professionista

Test comparativo:

Senza ruolo:Analizza questa strategia di pricing” → Output generico con spiegazione di concetti base

Con ruolo:Agisci come Pricing Strategist con 12 anni esperienza SaaS B2B. Analizza questa strategia di pricing” → Output con analisi van Westendorp, price sensitivity meter, competitive positioning, elasticity considerations

I – Input – Fornisci Tutti i Dati Rilevanti

Il terzo elemento del Framework P.R.I.M.A. è l’Input: tutti i dati, le informazioni e il contesto che l’AI deve conoscere per generare un output personalizzato e implementabile.

Questo è spesso l’elemento più sottovalutato, ma è anche quello che fa la differenza tra una risposta generica e una strategia su misura.

Le 7 Categorie di Input Essenziali

1. Situazione Attuale (Where You Are) Metriche, numeri, fatti concreti che descrivono lo status quo.

Esempio: “Situazione attuale: SaaS per HR, €35K MRR, 47 clienti (SMB 20-200 dipendenti), churn rate 6.5%/mese, LTV €4.2K, CAC €1.8K, conversion trial-paid 18%, onboarding completion 63%.

2. Obiettivo Specifico (Where You Want to Go): Target quantificabile e timeframe definito.

Esempio: “Obiettivo: raggiungere €100K MRR entro 12 mesi riducendo churn sotto 3% e aumentando LTV a €8K attraverso expansion revenue.

3. Risorse Disponibili (What You Have): Budget, team, competenze, asset esistenti.

Esempio: “Risorse: budget marketing €15K/mese, team di 4 (2 sales, 1 marketing, 1 customer success), nessuna competenza tecnica interna per integration, CRM HubSpot già attivo, database 2.3K lead qualificati.

4. Vincoli e Limitazioni (What You Can’t Do): Constraint tecnici, temporali, organizzativi, finanziari.

Esempio: “Vincoli: nessun budget per sviluppo product, impossibile assumere prima di Q2, compliance GDPR rigorosa, ciclo decisionale clienti 45-60 giorni, impossibile pivot radicale nel positioning.

5. Tentantivi Precedenti (What You’ve Tried): Cosa hai già testato e con quali risultati.

Esempio: “Tentato in passato: Google Ads (CPA €280, troppo alto), content marketing (3 articoli/settimana per 4 mesi, 200 visite/mese, 0 conversioni), webinar (6 eventi, avg 25 attendees, 2 conversioni totali).

6. Contesto Competitivo (Who Else Is There): Competitor, differenziatori, posizionamento.

Esempio: “Competitor: BambooHR ($150/mese, market leader), Factorial ($90/mese, aggressive pricing), Personio (€180/mese, enterprise focus). Nostro differenziatore: AI-powered compliance automation, nessun altro competitor ha questa feature.

7. Target Audience (Who You’re Serving): Chi sono i tuoi clienti ideali, pain points, comportamenti.

Esempio: “Target: HR Manager di PMI manifatturiere 50-200 dipendenti, età 35-50, non tech-savvy, main pain point è compliance normativa (costo medio errore compliance €15K), budget limitato (max €2K/anno per software HR).

La Regola del “Consulente Test

Quando fornisci Input, fai questo test mentale:

Se assumessi un consulente da €500/ora per questo progetto, queste informazioni sarebbero sufficienti per fargli iniziare il lavoro?

Se la risposta è no, devi aggiungere più contesto.

Esempio di Input Completo:

Input completo per strategia retention:

  • Prodotto: SaaS project management per agenzie creative 5-30 persone
  • Current metrics: 380 clienti attivi, €62K MRR, churn 5.8%/mese
  • Profilo churn: 65% abbandona entro primi 90 giorni, motivo #1 ‘too complex’ (42% exit survey)
  • Engagement data: utenti attivi daily 23%, feature adoption media 3.2 su 12 disponibili
  • Customer success: 1 CSM part-time per tutti i clienti, no onboarding strutturato
  • Competitor churn: stimato 3-4%/mese (da public data)
  • Obiettivo: ridurre churn a 3% in 6 mesi, specificamente migliorando primi 90 giorni
  • Risorse: €8K budget, posso assumere 1 persona part-time, ho accesso a Mixpanel e Intercom
  • Vincolo: no modifiche major al prodotto (roadmap bloccata per Q1-Q2)”

Questo Input permette all’AI di creare una strategia chirurgica invece di consigli generici.

Input Minimo vs Input Ottimale

Input Minimo (risultato mediocre):Ho un e-commerce che vende abbigliamento

Input Ottimale (risultato professionale):E-commerce fashion femminile, nicchia sustainable & ethically produced. Metriche: 15K visite/mese (60% organic, 25% paid, 15% direct), CR 1.8%, AOV €87, repeat purchase rate 23%, database 8.5K email subscribers. Target: donne 28-42, income medio-alto, value-conscious. Challenge: traffic cresce ma conversion stabile, carrello abbandonato 73%. Obiettivo: aumentare CR a 3.2% entro 90 giorni. Budget: €6K per testing. Tool: Shopify + Klaviyo + Google Analytics.

M – Metodo – Specifica Come Procedere

Il quarto elemento del Framework P.R.I.M.A. è il Metodo: come vuoi che l’AI strutturi il ragionamento e l’output.

Specificare il metodo trasforma un output generico in un deliverable professionale strutturato.

Tipi di Metodo da Specificare

1. Framework Riconosciuti Usa framework professionali per guidare l’analisi.

Esempi:

  • “Usa il framework AARRR (Acquisition, Activation, Retention, Revenue, Referral)”
  • “Applica il Jobs-to-be-Done framework per identificare motivazioni d’acquisto”
  • “Utilizza la metodologia OKR per definire obiettivi e key results”
  • “Segui il Business Model Canvas per l’analisi”

2. Struttura del Processo Definisci gli step che l’AI deve seguire.

Esempio: “Procedi in questo modo:

  1. Analisi situazione attuale con identificazione gap
  2. Benchmark contro best practice settoriali
  3. Definizione 3 scenari strategici (conservative, balanced, aggressive)
  4. Roadmap implementazione 90 giorni
  5. KPI dashboard e tracking system”

3. Formato dell’Output Come vuoi ricevere l’informazione.

Esempi:

  • “Rispondi con tabella comparativa a 5 colonne”
  • “Struttura come executive summary (1 pag) + detailed plan (4 pag)”
  • “Crea checklist implementativa con owner, deadline, effort estimate”
  • “Output in formato: Problema → Analisi → Soluzione → Action Items”

4. Approccio Analitico Quale tipo di ragionamento applicare.

Esempi:

  • “Usa first principles thinking per decostruire il problema”
  • “Applica analisi costi-benefici per ogni opzione”
  • “Prioritizza con matrice Impatto/Sforzo”
  • “Valuta con framework RICE (Reach, Impact, Confidence, Effort)”

Esempi di Metodo Ben Definito

Esempio 1 – Per Strategia Marketing:Metodo: Usa il framework Bullseye di Traction per identificare i 3 canali prioritari. Per ogni canale fornisci: 1) Ipotesi di traction, 2) Test plan 30 giorni con budget, 3) Metriche di successo, 4) Criterio go/no-go. Struttura output come tabella comparativa + roadmap Gantt 90 giorni.

Esempio 2 – Per Problem Solving:Metodo: Applica i 5 Whys per root cause analysis, poi utilizza design thinking (Emphasize → Define → Ideate → Prototype → Test) per generare soluzioni. Output: diagrama cause-effect + 5 concept solutions ranked per feasibility/impact.

Esempio 3 – Per Analisi Finanziaria:Metodo: Costruisci financial model a 3 scenari (worst/base/best case) con DCF analysis. Include: revenue projection, cost structure, cash flow statement, break-even analysis, sensitivity analysis su 3 variabili chiave. Output: Excel-style table + narrative che spiega assunzioni.

Metodi per Tipologie di Task

Per Brainstorming:

  • Usa SCAMPER method (Substitute, Combine, Adapt, Modify, Put to other use, Eliminate, Reverse)
  • Applica la tecnica dei 6 cappelli pensiero di De Bono

Per Strategia:

  • Usa Porter’s Five Forces + SWOT
  • Applica Blue Ocean Strategy framework

Per Copywriting:

  • Segui framework AIDA (Attention, Interest, Desire, Action)
  • Usa PAS formula (Problem, Agitation, Solution)

Per Product:

  • Utilizza Lean Canvas per validation
  • Applica ICE Score (Impact, Confidence, Ease) per prioritizzazione feature

A – Aspettative – Definisci l’Output Desiderato

Il quinto e ultimo elemento del Framework P.R.I.M.A. è Aspettative: la descrizione precisa di cosa vuoi ricevere come output finale.

Definire aspettative chiare elimina l’ambiguità e garantisce che l’output sia immediatamente utilizzabile.

Gli Elementi delle Aspettative Chiare

1. Formato Specifico del Deliverable Cosa esattamente stai richiedendo.

Esempi:

  • “Piano strategico formato documento”
  • “Presentazione executive-style con slide structure”
  • “Email sequence pronta per essere implementata”
  • “Checklist operativa step-by-step”
  • “Script per sales call”

2. Lunghezza e Livello di Dettaglio Quanto approfondito deve essere.

Esempi:

  • “Executive summary 1 pagina + detailed analysis 5-7 pagine”
  • “Lista di 10 azioni con 2-3 frasi di spiegazione ciascuna”
  • “Analisi completa con minimo 20 data points per sezione”

3. Elementi da Includere Obbligatoriamente Cosa non può mancare nell’output.

Esempio: “L’output DEVE includere:

  • Executive summary con 3 key takeaway
  • Analisi situazione con numeri
  • 3 scenari strategici con ROI projection
  • Implementation roadmap con timeline
  • Budget breakdown dettagliato
  • Risk assessment e mitigation plan
  • KPI dashboard con target quantitativi”

4. Elementi da Escludere Cosa NON vuoi nell’output.

Esempio: “NON includere:

  • Teoria generale o background concepts
  • Best practice ovvie o generic advice
  • Case study non rilevanti al mio settore
  • Implementazioni che richiedono team tecnico (non disponibile)”

5. Tone of Voice e Stile Come deve essere scritto.

Esempi:

  • “Tono esecutivo e action-oriented, no fluff”
  • “Stile accessibile per stakeholder non tecnici”
  • “Linguaggio da presentazione board, formale”
  • “Conversazionale ma professionale, come consulente senior”

6. Criteri di Successo Come valuterai se l’output è buono.

Esempio: “L’output sarà considerato di successo se:

  • È immediatamente implementabile senza ulteriori ricerche
  • Ogni azione ha owner, deadline, effort estimate
  • Include almeno 5 quick wins (< 2 settimane implementazione)
  • Fornisce template o script pronti all’uso
  • Anticipa obiezioni e fornisce handling strategies”

Esempio di Aspettative Complete

“Aspettative output:

Formato: Strategic plan documento, 8-10 pagine

Struttura obbligatoria:

  1. Executive Summary (max 1 pag): situation, goal, strategy, expected ROI
  2. Current State Analysis (2 pag): metriche chiave, gap analysis, competitive positioning
  3. Strategic Framework (2 pag): chosen approach con rationale, theory of change
  4. 90-Day Roadmap (2 pag): azioni specifiche organizzate in sprint settimanali
  5. Implementation Guide (1 pag): chi fa cosa, dependencies, risk mitigation
  6. KPI Dashboard (1 pag): metriche da trackare con target e frequenza misurazione

Elementi essenziali:

  • Ogni azione deve avere: descrizione, effort (S/M/L), impact (1-10), owner suggerito
  • Almeno 3 quick wins implementabili entro 2 settimane
  • Budget breakdown per categoria di spesa
  • Template o script per le azioni più complesse

Escludere:

  • Spiegazioni teoriche di framework (li conosco già)
  • Generic best practices senza personalizzazione
  • Soluzioni che richiedono assunzioni (non possibile ora)

Tone: Esecutivo, orientato all’azione, data-driven. Scrivi come senior consultant che presenta a CEO.

Success criteria: Posso iniziare implementazione lunedì mattina senza fare ricerche aggiuntive.”

Aspettative Vaghe vs Aspettative Precise

❌ Aspettative vaghe:Dammi qualche consiglio utile

✅ Aspettative precise:Output: documento 6 pagine strutturato come: (1) Situation analysis con 10+ data points, (2) 5 strategic options con pro/contro e ROI estimate, (3) Raccomandazione con rationale, (4) 90-day implementation roadmap, (5) KPI tracking system. Tono: executive, data-driven. Escludi: teoria, best practice generiche. Must include: budget breakdown, quick wins, risk assessment.

Framework P.R.I.M.A. in Azione: 10 Esempi Completi

Ora che hai compreso ogni elemento, vediamo il Framework P.R.I.M.A. applicato a situazioni reali per comprenderne la potenza.

Esempio 1 – Strategia Content Marketing

P – Persona: “Sono founder di startup SaaS B2B (CRM per avvocati), fase pre-seed, €8K MRR, 23 clienti beta, team di 3, senza budget marketing significativo.”

R – Ruolo: “Agisci come Content Marketing Strategist con 10 anni esperienza B2B SaaS, specializzato in organic growth per startup early-stage. Hai aiutato 15+ startup a raggiungere 100K+ organic visits/mese con $0 budget ads.”

I – Input: “Situazione: blog attivo da 2 mesi, 8 articoli pubblicati, 400 visite/mese totali, 0 conversioni. Target audience: avvocati 35-60 anni, owner di studi 2-15 avvocati, pain point gestione clienti e billing. Competitor (Clio, MyCase) dominano SEO con 100+ articoli. Ho 10h/settimana per content, competenze medie in SEO, uso WordPress.”

M – Metodo: “Usa framework Bullseye (libro Traction) per identificare 1 canale content prioritario. Applica Keyword Golden Ratio per topic selection. Struttura come: (1) Competitive gap analysis, (2) Keyword opportunity matrix, (3) Content roadmap 6 mesi con topic clustering, (4) Distribution strategy.”

A – Aspettative: “Output: Piano content marketing 7 pagine: executive summary, competitive analysis con numeri, keyword strategy con 30 topic prioritizzati per difficulty/volume/business value, editorial calendar Q1 con brief per ogni articolo, distribution playbook, KPI dashboard. Tono pratico, immediatamente implementabile. Escludi: best practice generiche, teoria SEO che già conosco.”


Esempio 2 – Ottimizzazione Pricing SaaS

Prompt completo con P.R.I.M.A.:

P: Sono founder di SaaS B2B per team collaboration (competitor: Notion, Asana), 450 utenti paganti, €35K MRR, 3 pricing tier (Basic €12, Pro €25, Team €45 per user/mese).

R: Agisci come Pricing Strategist specializzato SaaS con 12 anni esperienza, che ha ottimizzato pricing per 40+ prodotti tech aumentando average MRR del 34%.

I: Dati attuali: 60% basic, 35% pro, 5% team. Churn basic 9%, pro 4%, team 2%. Upgrade rate basic→pro 12%, pro→team 3%. Feature usage: basic usa 3/10 features, pro usa 6/10, team usa 8/10. NPS: basic 35, pro 68, team 82. Competitor pricing: Notion $8-16, Asana $10-25. Nostro value prop: AI-powered task prioritization (unico nel mercato).

M: Usa Van Westendorp Price Sensitivity Meter theory + Value-Based Pricing framework. Analizza: (1) Current pricing vs value delivered, (2) Willingness to pay per segment, (3) Feature-to-tier alignment, (4) Competitor positioning gap. Proponi 3 scenari con projected impact su MRR, churn, upgrade rate.

A: Output: Pricing strategy document 8 pagine con: analysis situazione, 3 pricing scenarios (conservative/moderate/aggressive) con projected financials, migration plan per existing customers, communication strategy, A/B test plan. Include mock-up di pricing page. Tono: analytical, data-driven. Escludi: teoria pricing generale.”


Esempio 3 – Strategia Instagram per Consulente

P: “Consulente organizzazione aziendale per PMI familiari, 15 anni esperienza, fatturato €120K/anno con 8 clienti long-term, target: imprenditori manifatturiero 45-65 anni, fatturato azienda €5-30M.”

R: “Agisci come Social Media Strategist B2B con 8 anni esperienza in personal branding per consulenti e professional services. Hai costruito audience Instagram per 30+ consulenti senior generando average 15 lead qualificati/mese.”

I: “Instagram attuale: 420 follower (principalmente amici/famiglia), posting inconsistente (2-3 post/mese), engagement rate 2%, no strategia content. Il mio target NON è su Instagram tipicamente, ma i loro figli (futuri decision maker) sì. Posso dedicare 5h/settimana. Ho competenze base Canva, zero video editing. Budget €0.”

M: “Usa framework Authority Building per personal brand + Content Pillar Strategy. Struttura: (1) Positioning unico per differenziarmi, (2) 3 content pillar con tema/format/frequenza, (3) Content calendar 90 giorni con topic ideas, (4) Growth strategy organic (hashtag, engagement, collaboration), (5) Lead generation mechanism.”

A: “Output: Instagram strategy 6 pagine: positioning statement, competitor analysis (3 consulenti simili), 3 content pillars dettagliati, 30 content ideas specifiche con format, posting schedule, hashtag strategy, engagement playbook, lead capture system. Include: 3 caption templates, 3 carousel outlines. Tono: strategic ma operativo.”


Esempio 4 – Sales Email Sequence

P: “Sales manager di agenzia web design, target: marketing manager di e-commerce €1-10M fatturato, offerta: redesign completo sito (ticket €15-30K).”

R: “Agisci come Senior Copywriter specializzato in cold email outreach B2B con 10 anni esperienza. Le tue sequence hanno average reply rate 18% e meeting booking rate 6%.”

I: “Attuale: invio email manuali, personalizzazione minima, reply rate 3%, 1 meeting ogni 80 email. Pain point target: sito attuale converting sotto 1%, mobile experience pessima, checkout complesso. Nostro differenziale: redesign data-driven con pre-launch A/B test guarantee. Abbiamo 15 case study con avg +78% conversion improvement.”

M: “Usa framework PAS (Problem-Agitation-Solution) + pattern interrupt su email 1. Crea sequence 4 email spacing 3-4 giorni. Ogni email deve: (1) subject line sotto 50 char, (2) body max 120 parole, (3) single clear CTA, (4) personalizzazione merge tag, (5) follow-up hook naturale.”

A: “Output: Cold email sequence completa pronta per HubSpot, con: 4 email body, 4 subject line (+ 2 varianti A/B ciascuno), personalizzazione instructions, sending schedule, tracking KPI. Include: reason why per ogni scelta copy, handling obiezioni comuni. Formato: tabella + email preview. Tono: professionale ma conversational.”


Esempio 5 – Lancio Prodotto Digitale

Prompt P.R.I.M.A. completo:

P: Creator digitale con audience 8.5K Instagram + 2.1K email subscribers, nicchia: produttività per freelance. Voglio lanciare primo prodotto digitale (corso online €149).

R: Agisci come Digital Product Launch Strategist con 12 anni esperienza, 80+ lanci gestiti, average revenue $65K per launch, specializzato in creator con audience 5-20K.

I: Audience data: engagement rate IG 6.2%, email open rate 38%, click rate 8%. Demographics: 70% donne 28-40, freelance creative (designer, copywriter, VA), income €15-40K/anno. Ho già: corso content (12 video registrati), 0 student testimonial (nuovo prodotto), budget €3K per launch, 45 giorni per preparare launch.

M: Jeff Walker Product Launch Formula: Pre-Pre-Launch (3 settimane) → Pre-Launch (1 settimana) → Launch (5 giorni) → Post-Launch. Per ogni fase: content strategy, email sequence, social strategy, conversion mechanisms. Include: timeline Gantt, content calendar, tech stack setup.

A: Output: Launch plan 12 pagine: overview strategia, fase-by-fase breakdown con timeline, 15 email sequence completa con subject line, 20 social content ideas con format, webinar script, sales page outline, ads strategy se uso $3K budget, KPI tracking dashboard, contingency plan se goal non hit. Include: templates e swipe files. Tono: strategic + tactical.”


Errori Comuni nell’Applicare P.R.I.M.A.

Anche conoscendo il framework, è facile commettere errori nell’applicazione. Ecco i 7 errori più comuni e come evitarli.

Errore 1 – Saltare Elementi del Framework

Sintomo: Ometti uno o più elementi pensando “non servono per questa richiesta”.

Perché è un problema: Ogni elemento ha una funzione specifica. Saltarne uno genera output meno preciso.

Soluzione: Usa sempre tutti e 5 gli elementi. Per task semplici puoi abbreviarli, ma devono essere presenti. Minimo assoluto: 1 frase per elemento.


Errore 2 – Persona Troppo Vaga

Sintomo: “Sono un imprenditore” invece di dettagli specifici.

Impatto: L’AI userà assunzioni generiche che non rispecchiano la tua realtà.

Soluzione: Sempre includere: settore specifico, dimensione business (numeri), obiettivo quantificato, contesto unico.


Errore 3 – Ruolo Non Abbastanza Qualificato

Sintomo: “Agisci come esperto marketing” invece di ruolo specializzato.

Impatto: Output superficiale, come se parlassi con un generalista invece di uno specialist.

Soluzione: Sempre specificare: professione precisa + anni esperienza + specializzazione + track record.


Errore 4 – Input Incompleto

Sintomo: Fornisci l’obiettivo ma non la situazione attuale, le risorse, i vincoli.

Impatto: L’AI propone soluzioni non implementabili nella tua realtà.

Soluzione: Checklist input: situazione corrente ✓, obiettivo ✓, risorse ✓, vincoli ✓, tentativi passati ✓, contesto competitivo ✓.


Errore 5 – Non Specificare il Metodo

Sintomo: Lasci che l’AI scelga come procedere.

Impatto: Struttura output imprevedibile, possibilmente non allineata a come lavori.

Soluzione: Sempre specificare: framework da usare O struttura del processo O formato output desiderato.


Errore 6 – Aspettative Non Misurabili

Sintomo: “Dammi dei consigli utili” senza definire cosa significa “utile”.

Impatto: Non sai valutare se l’output è buono, rischi di chiedere rigenerazioni infinite.

Soluzione: Definisci: formato esatto, lunghezza, elementi obbligatori, elementi da escludere, criterio di successo.


Errore 7 – Prompt Troppo Lungo e Disorganizzato

Sintomo: Scrivi 3 paragrafi di contesto mescolando tutti gli elementi senza struttura.

Impatto: L’AI può “dimenticare” informazioni o non processare tutto correttamente.

Soluzione: Usa la struttura P.R.I.M.A. esplicita con label: “PERSONA: […] RUOLO: […] INPUT: […] METODO: […] ASPETTATIVE: […]”


Template P.R.I.M.A. Scaricabili per Ogni Situazione

Per rendere il Framework P.R.I.M.A. immediatamente utilizzabile, ecco template pronti all’uso per le situazioni più comuni.

Template 1 – Strategia Business

PERSONA:
Sono [ruolo professionale] di [tipo azienda/business], con [dimensione team/fatturato/clienti]. Settore: [specifico]. Situazione attuale: [metriche chiave]. Obiettivo: [target quantificato + timeframe].

RUOLO:
Agisci come [professione specifica] con [anni] anni di esperienza in [specializzazione settoriale], track record di [risultati dimostrabili].

INPUT:
Situazione attuale: [dati, metriche, numeri]
Risorse: [budget, team, competenze, asset]
Vincoli: [limitazioni]
Competitor: [contesto competitivo]
Tentativi passati: [cosa hai già provato]

METODO:
Usa [framework specifico, es: SWOT, Porter's Five Forces]. Struttura analisi in: (1) [fase 1], (2) [fase 2], (3) [fase 3]. Output format: [tipo deliverable].

ASPETTATIVE:
Output: [tipo documento] di [lunghezza] pagine. Deve includere: [lista elementi obbligatori]. Escludere: [cosa non vuoi]. Tono: [stile]. Criterio successo: [come valuterai l'output].

Template 2 – Content Marketing

PERSONA:
[Tuo ruolo] in [azienda/progetto], target audience: [chi], obiettivo content: [goal misurabile].

RUOLO:
Agisci come Content Strategist specializzato in [nicchia] con [anni] anni esperienza.

INPUT:
Situazione content attuale: [metriche traffico, engagement, conversioni]
Risorse: [tempo, budget, competenze]
Content già esistente: [cosa hai]
Competitor analysis: [cosa fanno i competitor]
SEO status: [posizionamenti attuali se rilevante]

METODO:
Usa [content framework, es: Topic Clusters, Pillar-Cluster Model]. Crea: (1) Content audit, (2) Gap analysis, (3) Editorial calendar [timeframe], (4) Distribution strategy.

ASPETTATIVE:
Output: Content strategy document [pagine], con editorial calendar [# settimane/mesi], [# topic ideas] con keyword research, format per ogni content piece, distribution checklist, KPI tracking. Tono: [stile].

Template 3 – Copywriting

PERSONA:
[Tuo business/prodotto], target: [audience specifica], goal: [conversion objective].

RUOLO:
Agisci come [tipo copywriter, es: Direct Response, Brand, Email] con [anni] esperienza in [settore], conversion rate medio [%].

INPUT:
Prodotto/servizio: [descrizione completa]
Target audience: [demographics + psychographics + pain points]
Unique value proposition: [tuo differenziatore]
Competitor messaging: [come comunicano i competitor]
Vincoli: [lunghezza, platform, compliance]

METODO:
Usa [copywriting framework, es: AIDA, PAS, FAB]. [Tipo copy, es: Sales page, Email sequence, Ad copy] deve: (1) [hook], (2) [body structure], (3) [CTA]. Includi [# varianti].

ASPETTATIVE:
Output: [tipo copy] pronto per pubblicazione. Lunghezza: [specifica]. Include: [# headlines varianti], [body copy], [CTA options]. Fornisci anche rationale per scelte copy. Tono: [brand voice].

Come Iterare e Migliorare i Tuoi Prompt P.R.I.M.A.

Il primo prompt raramente è perfetto. Ecco come migliorarlo iterativamente.

H3: Il Processo di Iterazione in 4 Step

Step 1 – Valuta l’Output Fai queste domande:

  • L’output è abbastanza specifico per il mio caso?
  • Posso implementarlo immediatamente?
  • Mancano informazioni che mi aspettavo?
  • C’è troppa teoria/contesto generico?

Step 2 – Identifica l’Elemento da Migliorare Quale elemento P.R.I.M.A. era debole?

  • Output troppo generico → Migliora Persona e Input
  • Tono non appropriato → Migliora Ruolo e Aspettative
  • Struttura confusa → Migliora Metodo
  • Lunghezza sbagliata → Migliora Aspettative

Step 3 – Affina e Rilancia Rigenera il prompt migliorando l’elemento identificato.

Step 4 – Salva il Prompt Vincente Una volta ottenuto output eccellente, salva il prompt per riuso futuro.

H3: Costruire la Tua Libreria di Prompt P.R.I.M.A.

Crea un documento (Notion, Google Doc, Evernote) strutturato così:

Per ogni prompt salvato:

  • Categoria (es: Marketing, Sales, Strategy)
  • Situazione d’uso
  • Prompt P.R.I.M.A. completo
  • Qualità output ottenuto (1-10)
  • Note su cosa ha funzionato bene
  • Varianti per situazioni simili

Esempio entry libreria:

CATEGORIA: Marketing - Content Strategy
USO: Quando devo creare content plan per blog aziendale B2B
PROMPT: [full P.R.I.M.A. prompt]
RATING: 9/10
NOTE: Funziona benissimo se specifico industry nel dettaglio. Aggiungere sempre competitor analysis nell'Input.
VARIANTI: Versione per B2C, versione per e-commerce
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